Lettera all’Assessore del commercio Regione Piemonte Dott.ssa Poggio
- On 27 aprile 2020
- In Senza categoria
Gentilissima Assessore,
nel ringraziarla nuovamente per l’attenzione che ha voluto dedicare nell’incontro virtuale del 23.4 alla nostra Associazione, a sostegno di quanto detto e, come da sua richiesta quale contributo alla discussione, le inoltriamo le priorità che, come ANVA Confesercenti Regionale, riteniamo necessarie per la ripartenza a pieno organico delle attività su area pubblica.
Come ben conosce il disagio della categoria da noi rappresentata, nasce da una vicenda, quella della Direttiva Servizi (cosiddetta Bolkestein) che, nel corso degli ultimi 10 anni, ha investito il nostro comparto, impattando sui meccanismi di rinnovi delle concessioni e ad oggi scandenti il 31.12.2020. Un decennio sotto il profilo normativo e amministrativo, caratterizzato da interlocuzioni politiche a vari livelli, incertezze, proroghe, rinvii all’ultimo giorno che hanno prodotto un’enorme incertezza tra gli operatori e, di fatto, un depauperamento del mercato sotto il profilo economico, vista la chiara insicurezza per molti di investire o, addirittura, di proseguire nell’attività.
L’emergenza attuale si innesta in questo stato conclamato di assoluta precarietà. Dunque per ripartire riteniamo che, come primo atto, ci debba essere il rinnovo delle concessioni: parliamo solo di rinnovo, escludendo categoricamente di prendere in considerazione una proroga. Il rinnovo delle concessioni è un atto possibile, infatti secondo le riviste norme regionali il meccanismo di rinnovo non ha oneri e nemmeno prevede bandi. Assessore, in questo le chiediamo di essere determinata e coraggiosa: le chiediamo venga data ai comuni piemontesi indiscutibile indicazione di rinnovare le concessioni di tutti gli operatori.
Le chiediamo di essere altrettanto determinata nel sospendere quanto previsto dall’accordo bacino Padano sulla qualità dell’aria, in particolar modo sul previsto rinnovo del parco circolante dei mezzi. Una misura che, se proseguisse nello schema stabilito, costringerebbe una categoria allo stremo a cambiare il furgone – di fatto un negozio mobile – in una situazione di emergenza sociale, sanitaria ed economica mai vista prima. Concorderà con noi che, questa fattispecie, risulta impossibile da praticare in un momento di profonda incertezza, sia amministrativa (come illustrato precedentemente), sia derivante dagli sconosciuti strascichi dell’emergenza sanitaria sugli andamenti dei consumi che saranno ancora più rilevanti alla luce del DPCM di stamane che sposta, purtroppo troppo in là, la futura ripartenza delle attività degli esercenti su area pubblica: quella del Governo è stata una decisione incomprensibile ed ingiustificata e va ad aggravare ancor più sulla già debolissima categoria degli operatori.
Come abbiamo avuto modo di illustrarle nel corso dell’incontro di qualche giorno fa, ci preme anche condividere con Lei, un tema che, probabilmente, più di altri investe la nostra categoria. Molti dei nostri colleghi per gli istituti non risultano bancabili, per svariati motivi. Una condizione che di fatto rende difficoltoso l’accesso al credito sia agevolato, sia ordinario. Anche su questo argomento le chiediamo di essere estremamente attenta: tutte le nostre attività hanno il diritto di essere salvaguardate e di proseguire il lavoro. Dietro ogni banco c’è una famiglia. Per questo le chiediamo di individuare linee di intervento finanziario , principalmente a fondo perduto, che permettano liquidità a tutti gli operatori.
E’, inoltre, nostro parere che non appena le norme nazionali lo consentano, i mercati debbano ritornare a lavorare nella loro conformazione normale con accessi liberi alla clientela e,soprattutto, ospitando tutte le merceologie che connotano per questo mix i nostri mercati. Perché questo avvenga, con l’auspicio che sia accolta la nostra speranza per cui il 2020 diventi “anno bianco”, ovvero non oggetto di richiesta di contributi, imposte e tasse tanto statali, quanto regionali e locali, le chiediamo anche di prevedere la sospensione della verifica del VARA e del DURC fino a tutto il 2020, in attesa del definitivo termine dell’emergenza sanitaria e delle conseguenze che ha provocato. In questa situazione straordinaria, quindi, sia dato il libero accesso amministrativo a tutti gli operatori sui mercati ordinari e straordinari.
Con l’auspicio di aver contributo in maniera costruttiva al confronto da Lei auspicato, rimanendo a sua disposizione e ringraziandola nuovamente per l’attenzione fin qui dedicataci,
porgiamo cordiali saluti.
Il Presidente Anva
Confesercenti Regione Piemonte
(Rag. Antonio Centrella)
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